giovedì 7 gennaio 2016

I L   V A L Z E R 
tra euforia e affanni


Scrivendo  di  valzer,  tornano  in mente  gli Strauss padre (Sr = senior) figlio (Jr = junior): Johann ambedue.
Quel genere di danza, tuttavia, era nato ben prima con il popolare Ländler e l'aristocratico Minuetto - ambedue in ritmo ternario (3/4).
Haydn e Mozart, avevano scritto dei valzer, ma quello che divenne famoso fu il tema che Anton Diabelli (1781-1858) propose a 51 compositori perché ne facessero delle 'variazioni'. Aderirono - per citarne alcuni - Czerny, Hummel e Moscheles; ma fu Beethoven ad innalzare a vette supreme quel facile motivetto. Ascoltiamolo:

clicca e ASCOLTA

                    

Il valzer si diffuse particolarmente a Vienna per opera degli Strauss, una famiglia di musicisti da cui emersero Johann padre (Sr) e Johann figlio (Jr). Il primo conosciuto per i 'galop', le 'polke, la 'Radetzky March' e, ovviamente, per i valzer.
Johann Strauss Jr

Johann STRAUSS Jr. (1825-1899) è il più celebre dei due per la quantità e per il livello compositivo raggiunto dalle sue opere, delle quali è sufficiente ricordare "An der schönen Donau" (Sul bel Danubio blu), "Kaiserwaltz" (Valzer dell'Imperatore), "Wein, Weib und Gesang" (Vino, donna e canto). I suoi valzer ebbero un'immediata diffusione e furono apprezzati da Brahms e da Schönberg che arrangiò il 'Valzer dell'Imperatore'. 
Ascoltiamo 'Frülingsstimmenn' (Voci di primavera) op.410nella esecuzione della Wiener Johann Strauss  Orchestra diretta da Willy Boskovsky.

clicca 2 e ASCOLTA






L'immagine della Vienna 'fin de siecle' è completa, ma spogliata dalla pesantezza presente in Johann padre ed arricchita da una vena melodica scorrevole e trascinante. 

NOTA:  di Johann Jr. ho volutamente trascurato  -  perché non pertinenti all'argomentazione             fondata  sul valzer  -  le 'Operette',  quali ad esempio,   "Il pipistrello",   "Lo zingaro   barone", "Una notte a Venezia".



Ma il valzer non è soltanto quello sereno e conviviale proprio di Vienna. Più a nord, in Finlandia,  il ballo rispecchia la vena malinconica legata all'ambiente fatto di foreste, laghi e ghiacciai. 


Jan Sibelius
Jean Sibelius (1865-1957) scrive musica dal carattere   contemplativo   che  rinuncia al drammatismo postromantico per uno stile, un   atteggiamento  estatico   che, dopo il 1926, lo  condurrà  a  rifiutare  il comporre  per  i restanti  trentanni della sua vita.
Il Valse triste op.44 non è un brano a sé stante come lo conosciamo, ma  fa parte delle musiche di scena di 'Kuolema' (La morte), dramma scritto nel 1903. 
Il  titolo  è  esplicito e  non  abbisogna di chiarificazioni.   Ed  è   idoneo   a  rivelare  uno  dei  possibili contesti di rapimento estetico del nostro vissuto esistenziale.
Ascoltiamolo nell'interpretazione dei Berliner Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan.


clicca e ASCOLTA

                                         


Il valzer ha toccato considerevolmente anche il cinema: "2001: Odissea nello spazio" di Kubrick, "Il Gattopardo" di Visconti, "L'ultimo valzer" di Scorsese, per citarne alcuni.
Luchino Visconti è stato particolarmente sensibile e attento alle colonne sonore dei suoi film, a cominciare da "Senso", con musiche di Bruckner e Verdi, "Vaghe stelle dell'Orsa" con César Franck, "Morte a Venezia" con Mahler, "Ludwig" con Wagner. Ma la collaborazione più stretta l'ebbe con Nino Rota (1911-1979) per "Le notti bianche", "Rocco e i suoi fratelli", "Boccaccio '70" e 'Il Gattopardo'. Famosissimo il  'Valzer in Fa maggiore' di  Giuseppe  Verdi - da lui scritto ancora studente  - per la 'Società Filarmonica' (la banda) di Busseto.



Nino Rota lo ha sensibilmente arrangiato per il film di Visconti conferendogli la finezza e il sapore decadente propri al séguito del principe Fabrizio di Salina.  

Ascoltiamo il 'Valzer brillante' di Nino Rota - Orchestra del Teatro La Fenice diretta da George Prêtre.

clicca e ASCOLTA




Ma chi ha veramente mostrato una nuova idea del valzer è Maurice RAVEL (1875-1937). 


Maurice Ravel


Con 'La Valse' ha trasfigurato la danza elevandola a musica da concerto, pur conservando il suo carattere trascinante delle vorticose evoluzioni danzanti. E soddisfacendo le esigenze di due categorie di ascoltatori: quelli dediti alla musica 'leggera', e i frequentatori delle sale da concerto capaci di scoprirvi le raffinatezze timbriche e armoniche che caratterizzano la musica di Ravel. 
Il brano si apre con un mormorio degli strumenti più scuri dell'orchestra (contrabbassi, fagotti e clarinetto basso) per schiarirsi gradualmente e lasciar posto al valzer con un'esplosione orgiastica del ritmo, data dalle percussioni e dall'intera orchestra.
La conclusione del delirante baccanale, lascia spazio ad una implicita, inequivocabile visione della morte. 

clicca e ASCOLTA




Ascoltiamo 'LA VALSE' di Maurice Ravel nella esecuzione dell'Orchestre National de France diretta da Leonard Bernstein.